L'antigastronomo

Buoni proponimenti

Il primo dicembre del 2020, giorno del mio settantaduesimo compleanno, una persona a me molto cara, e che interrogata si dice certa di volermi bene, mi ha regalato un blog. Questo.

Avere un blog significa tenere un diario aggiornato. Ma su cosa? Ora poi, che non sono più on the road, che tutto è dietro di me e niente è più davanti? Sì, la citazione, au contraire, è da Jack Kerouac.

Io, che nella perdurante frequentazione di questa babele digitale ho scoperto in dettaglio il segreto dei piedi di Letizia di Spagna e il potere intramontabile della sua giacca, o i particolari di quando ricicla il look dalla testa ai piedi e non sbaglia rinunciando ai tacchi, riproponendo il blazer perfetto; mentre nel Regno Unito la Kate (Middleton), come una mamma normale, esce in incognito da Kensington Palace e porta i figli al museo, sfoggiando cappotti che valgono 104mila euro? Per tacere della Melania (Trump), che supera se stessa e si rende indimenticabile andando a votare con un look mozzafiato: abito da 3.843 euro e borsa da 15mila!

Sì. io qui, in questo spazio mercantile globale, dove sulla stessa pagina convivono le riflessioni di Shopenhauer su solitudine e pace interiore e il trucco per rimuovere il cerume dalle orecchie, dispormi in tarda età a farmi banditore di me stesso, inventarmi specialista in tecniche di linguaggi persuasivi, opinionista del senso del sé, della vita, dell’umanità e del mondo? 

Che farò? Mi metterò a dispensare suggerimenti, a fare critiche, a imbastire storie su personaggi, esperienze e luoghi. Darò notizie su eventi, porrò interrogativi, esprimerò dubbi? A quale fine? Per entrare nel mainstream guadagnando like, visualizzazioni, followers e arrivare magari ad essere popcool e che altro? 

No, qui proverò a contraddire, e peggio, a contraffare la mia maturata indisponibilità all’universo digitale, mortificando la mia pigrizia alla scrittura, sopportando di adattare, modificare i messaggi/massaggi al mezzo.

In fondo, più vicino per natura ad un miscredente, non mi dispiacerebbe adoperarmi a come organizzare una resistenza digitale e, senza saperlo fare, a progettare lo stesso una qualche diversione, uno sviamento, o riuscire almeno a canzonare il potere degli algoritmi esibendo un uso improprio delle mie insofferenze passate, presenti e future. E così sia.

2 comments

  1. Sono davvero contenta che tu abbia deciso di farlo, davvero.
    Leggere quello che scrivi è sempre un piacere e in questo mare magnum di sciocchezze che girano on line una pausa di lettura interessante è benedetta.

  2. Grazie carissima, consideriamola una star-up esistenziale.