a L. C.
Proeliando verbis potius quam lapidibus
Seppure è destino che tutto ora ci sfugga
e perché mi piace ancora e guardo intorno
a quanto di nuovo il tempo lascia nelle attese
ora, vedi, come una rosa fiorita che si spoglia
dei petali e s’ostina però sul gambo, anch’io
m’attardo a vivere sempre un altro giorno
questo, che continuo a chiamare domani.
Obbligato poi dalla mia età a pensare
se non a un dignitoso, almeno
ad un grazioso “come per finire”
così, senza che nulla più mi piaccia
o mi dispiaccia davvero, vorrei vivere adesso
per ricordare un solo giorno della mia vita.
Io che mi ritrovo ogni volta perso
a dimenticare quale sia la strada
e non imparo mai quale sia quella giusta
non m’importa se a un tratto in affanno sull’ostacolo
o a riposo nel sonno, finirà per trovarmi la morte
oggi, del tuo tempo e del mio insieme
voglio di quel breve futuro, di quel domani
fare un miracolo perfetto.
Cisternino, 27 novembre 2015
ph. Laura Carletti